La Salamandra messicana è in grado di rigenerare organi amputati |
Il nome di Voltaire (1694-1778), filosofo, letterato,
drammaturgo, saggista, ecc., evoca il sorgere dell’epoca “moderna”, l’epoca del
grande entusiasmo illuminista per il sapere razionale, per l’Encyclopédie di Diderot, d'Alembert, Condorcet
e compagnia bella. Non tutti sanno che egli fu un naturalista empirico e che aveva
fatto esperimenti sulla rigenerazione di interi organi in organismi molto
semplici come certi vermetti: in questi esperimenti, egli cercava di capire
come fosse possibile che ad alcuni di questi vermetti, una volta decapitati, la
testa successivamente ricrescesse.
Luigi XVI, ghigliottinato il 21 gennaio 1793 in Place de la
Concorde da quella rivoluzione che si richiamava, anche, al pensiero di
Voltaire, gli sarebbe potuto essere grato se avesse scoperto qualcosa di più
sulla rigenerazione della testa. Purtroppo, Voltaire non poté risolvere il
mistero e il re non ne poté beneficiare. Voltaire, però, animato dall’ottimismo
illuminista, si disse fiducioso sul fatto che, prima o poi, la scienza sarebbe
riuscita a svelare il mistero (l’aneddoto su Voltaire è riportato su un numero
della rivista Nature del 2013: vedi al LINK).
Decapitazione di Luigi XVI |
Fu nel più puro spirito illuminista che ci fu promesso – a
partire dagli anni ottanta del secolo scorso – che il sequenziamento completo
del genoma (quello umano e anche quello degli altri organismi) avrebbe consentito
di risolvere tutti i misteri della
biologia. Voltaire avrebbe abbracciato con entusiasmo il progetto. Promesse irrealistiche
a parte, qualche piccolo velo comincia finalmente a cadere. Salomè ha iniziato a danzare.
La danza di Salomè |
La rivista di divulgazione scientifica POPULAR SCIENCE ha recentemente pubblicato un articolo (che una
cara amica si è affrettata a inoltrarmi) intitolato SVELATO IL SEGRETO DELLA
RIGENERAZIONE (vedi al LINK), in cui si riferisce che diversi gruppi di lavoro stanno lavorando al problema,
anche se quello di Luigi XVI dovrà aspettare parecchio prima di essere risolto.
Attraverso il sequenziamento completo
del genoma della Salamandra e della Planaria (il vermetto di Voltaire) si è
scoperto non tanto che questi organismi possiedono un gene della “ricrescita”, ma piuttosto che in entrambe
le specie sono assenti interi blocchi di geni che sembrano essere d'importanza
vitale per tutti gli altri organismi, poiché si tratta di geni
direttamente implicati nello sviluppo degli organismi o nella riparazione del
DNA.
È caduto, dunque, un piccolo velo riguardo alla capacità di
rigenerare gli organi, benché il mistero sia ben lungi dall’essere svelato. La
caduta di questo velo ha però subito mostrato due altri inquietanti misteri. Il
primo è come facciano a sopravvivere questi organismi che non possiedono geni
che sono d'importanza vitale per tutti gli altri organismi. Il secondo mistero
è che una precisa caratteristica, vale a dire la capacità di rigenerare gli
organi, non è associata alla presenza di geni specifici ma all’assenza di geni. È evidente che ne sappiamo poco: anzi, ne
sappiamo meno di quel che presumevamo di sapere. Vengono in mente le parole che
Alexander von Humboldt (1769-1859) scrisse nell’introduzione
a Kosmos,
la sua grande opera enciclopedica sulla Descrizione fisica del Mondo: “Ogni
passo che compiamo verso la pura conoscenza della Natura ci introduce alla
soglia di altri labirinti”.
La genetica e i geni si mostrano assai più complessi di
quello che, ottimisticamente, ci eravamo immaginato. I geni non sono i tasti di
un computer battendo i quali possiamo scrivere parole, frasi, romanzi, poesie:
essi sono il computer stesso, e noi siamo ben lontani dal sapere anche solo come
questo computer si accende e si spegne. Salomè si è trasformata nell’Idra dalle
sette teste, la quale (con buona pace di Luigi XVI) rigenerava immediatamente
le teste che le venivano tagliate.
Idra dalle sette teste |
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