Poche persone hanno così
profondamente influenzato la cultura occidentale come Darwin.
Di per sé questo
fatto mi sembra un motivo sufficientemente buono per cercare di approfondire il
pensiero di Darwin e l’influenza che questo ha avuto sul pensiero occidentale,
diventandone uno dei paradigmi.
Da alcuni anni dedico parte del mio tempo ad approfondire questo tema. Ciò mi ha portato a voler leggere in originale i lavori di Darwin: questa cosa mi ha fatto capire che molti (ma proprio molti) di quelli che parlano di Darwin e del darwinismo non hanno mai letto in prima persona ciò che Darwin ha scritto e non hanno mai ragionato sul contesto in cui Darwin ha lavorato né sui modi attraverso cui egli ha maturato il proprio pensiero. È come parlare di trofie al pesto, avendone sentito parlare ma non avendole mai viste né assaggiate.
Da alcuni anni dedico parte del mio tempo ad approfondire questo tema. Ciò mi ha portato a voler leggere in originale i lavori di Darwin: questa cosa mi ha fatto capire che molti (ma proprio molti) di quelli che parlano di Darwin e del darwinismo non hanno mai letto in prima persona ciò che Darwin ha scritto e non hanno mai ragionato sul contesto in cui Darwin ha lavorato né sui modi attraverso cui egli ha maturato il proprio pensiero. È come parlare di trofie al pesto, avendone sentito parlare ma non avendole mai viste né assaggiate.
In questi miei
approfondimenti, due cose mi hanno particolarmente attratto. La prima è il
procedimento scientifico, il processo mentale, e il coinvolgimento umano e
personale che hanno portato Darwin a concepire la sua teoria evoluzionistica e
a mettere insieme le prove empiriche atte a costruire un modello teorico
dell’evoluzione. Su questo tema ho scritto un saggio il cui titolo potrebbe
essere “L’arduo cammino di Darwin” o “I dilemmi di Darwin” che spero possa
essere pubblicato entro il 2016.
Darwin nel 1842 col figlio William Erasmus
La seconda cosa che mi ha particolarmente attratto è stata la rapidissima trasformazione della teoria dell’evoluzione biologica in ideologia e paradigma evoluzionistico di tutto ciò che ha la ventura di mutare nel tempo, così che si parla – in termini darwiniani – di evoluzione dell’universo, evoluzione del pensiero, evoluzione delle macchine e della tecnologia, evoluzione della società, evoluzione delle dinamiche salariali e mille altre evoluzioni. Sulle relazioni (proprie e improprie) tra Darwin, darwinismi e società, ho scritto alcuni articoli cui rimando chi fosse potenzialmente interessato.
Su
questi temi sono state pubblicate intere biblioteche, centinaia di
migliaia fra libri e articoli. Quindi, forse, i miei ragionamenti non saranno
del tutto originali e il mio contributo alla discussione non è detto che sia di
importanza fondamentale. Tuttavia, i modi in cui la teoria di Darwin si è trasformata rapidamente in ideologia (in ideologie fortemente contrapposte e, in certi casi, anche in pseudoscienze e in pseudoreligioni), i modi in cui questi ideologismi si sono costituiti e si sono a loro volta evoluti senza più tenere nel minimo conto le ragioni scientifiche da cui il pensiero di Darwin era scaturito, i modi attraverso cui questi ideologismi hanno assunto la forma di riduzionismi metafisici, tutto ciò mi ha così profondamente impressionato che non ho potuto fare a meno di ragionarci su.
Qui di seguito alcuni dei
miei articoli sull’argomento, linkati per accedere direttamente al testo.
- Darwin-ismo
- Non tutto – per favore –nel nome di Darwin
- Sull’uso e sull’abusoideologico del selezionismo darwiniano. Recensione a: Patrick Tort – Darwin ela filosofia
- Il Metodo e il contesto.La dottrina darwiniana e le ideologie parassitarie (parte prima)
- Il Metodo e il contesto.La dottrina darwiniana e le ideologie parassitarie (parte seconda)
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