domenica 25 giugno 2017

UOMINI E TOPI

Da La Lettura (n° 291 del 25 giugno, pag. 2), trascrivo integralmente una breve nota di Giuseppe Remuzzi, intitolata Topi alcolici:

"Per adesso è una faccenda di topi ma non c'è ragione di pensare che non si applichi all'uomo. Topi che nell'adolescenza respiravano vapori di alcol hanno poi danni neurologici in tre regioni precise del cervello tra cui l'amigdala, la sede delle emozioni. Ma se si ripete lo stesso esperimento nei topi adulti quei danni non si vedono. È perché, nelle fasi dello sviluppo, il cervello è particolarmente vulnerabile ai danni delle sostanze tossiche (e succede anche con altre droghe)".




Uomini e topi è il titolo di un famoso romanzo di John SteinbeckDetto titolo è tratto da una composizione di un poeta scozzese del settecento: Robert Burns. Lo scrittore e traduttore Claudio Gorlier (scomparso il 4 gennaio di quest'anno) spiega che «I versi di Burns da cui il titolo è ricavato accennano ai piani architettati da uomini e da topi che spesso sortiscono cattivo esito, e invece della gioia promessa recano null'altro che dolore e sofferenza» (da Wikipedia).

Utilizzando il titolo del romanzo di Steinbeck, sembra proprio che il Prof. Remuzzi voglia sottindendere che certi comportamenti, per esempio quello di assumere sostanze a puro scopo ricreativo, possano sortire danni importanti, non preventivati, indesiderati, sottovalutati e forse anche del tutto ignorati. Che il vino non facesse troppo bene ai bambini lo sapevano anche i nostri vecchi i quali, nelle feste comandate o nelle grandi occasioni ci facevano bere un goccetto mescolato con l'acqua e ci consentivano l'accesso alla gustosa bevanda solo verso la maggiore età. I nostri vecchi, di topi alcolizzati non ne sapevano nulla ma, tant'è, una qualche idea ce l'avevano sul fatto che le sostanze inebrianti potessero far male ai bambini (un po' meno ai grandi, se non si eccede). Oltre alla opportuna scelta del titolo, il breve tweet del Prof. Remuzzi è utile sia per il messaggio che lancia, sia per il fatto di segnalare che la scienza - con le sue tecniche, con i suoi metodi, con i suoi tempi - si dà da fare per dimostrare, con l'evidenza dei fatti, come, dove e perché si originano certi danni e quanto permanenti essi possano essere. Negli anni novanta fu un fiorire di articoli scientifici sui danni della nicotina, dell'alcol e dei cannabinoidi sul cervello dei topi. Questi esperimenti non sortirono un grande effetto sulle abitudini degli adulti e nemmeno degli adolescenti. Ora che gli esperimenti prendono in considerazione i danni della somministrazione precoce vedremo se ne sortiranno effetti migliori o più incisive campagne di sensibilizzazione. Siamo ansiosi di poter condividere gli aggiornamenti su questi nuovi esperimenti.     



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