domenica 21 febbraio 2016

LE NUOVE FRONTIERE DELLA MEDICINA: IL DIVARIO TRA REALTA' E NOTIZIA

L'ultimo post pubblicato su questo blog si intitolava "LE FRONTIERE DELLA MEDICINA"

Si parlava della realizzazione di una nuova tecnologia che consente di confermare (o di escludere) la presenza di un tumore attraverso il DNA eventualmente rilasciato dalle cellule malate nei fluidi del corpo, in particolare nella saliva o nel sangue. La grande novità introdotta da questo test è quella di offrire un mezzo diagnostico alternativo alla vera e propria biopsia. Per questo motivo la nuova tecnica è stata chiamata biopsia liquida.


La notizia originale è stata data da una delle più prestigiose istituzioni dedicate allo sviluppo e alla diffusione delle scienze: l’AAAS (American Association for the Advancement of Science). In una nota del 13 febbraio si leggeva "Saliva Tests for Cancer Move Closer to Clinical Use". In italiano il comunicato suonerebbe più o meno così: Un Test sul Cancro Effettuabile sulla Saliva si avvia verso l’applicazione clinica. Il direttore di uno dei dipartimenti di chirurgia oncologica dell’Università della California, il Prof. David Wong, descriveva il prototipo del sistema diagnostico il cui utilizzo sperimentale è limitato, al momento, alla diagnosi di un certo tipo di tumore polmonare. Tra gli enormi vantaggi del test, quello di fornire risultati in tempi molto brevi, addirittura in soli dieci minuti. Sinceramente, avendo qualche esperienza in fatto di test molecolari, io farei una certa tara su questa rapidità di esecuzione che non è, comunque, la virtù maggiore della nuova tecnologia.
Da come viene descritta, questa metodologia è molto importante. La possibilità, se confermata, di ottenere - a basso costo e in tempi rapidi - risultati uguali o migliori rispetto alla biopsia, senza però incorrere in alcuni degli aspetti negativi ad essa associati (intervento, costi, tempi di risposta, falsi negativi e altre complicazioni), è una prospettiva davvero interessante.
L’aspetto eclatante e qualificante della tecnologia proposta è proprio questo: sostituire – dopo il riscontro di una formazione sospetta – la biopsia fisica con la biopsia liquida ed ottenere a basso costo e rapidamente le risposte ai quesiti diagnostici. Questo è già molto. Punto.

MA È PROPRIO QUESTO IL MESSAGGIO CHE LA STAMPA DI TUTTO IL MONDO HA MESSO IN PRIMA PAGINA? È PROPRIO QUESTO IL MESSAGGIO ARRIVATO ALLE PERSONE COMUNI?

Certamente no.

Da www.linkedIn.com
https://media.licdn.com/mpr/mpr/shrinknp_800_800/p/3/005/08d/33b/144264c.jpg

Ho chiesto a Google di trovarmi le notizie riguardanti le parole Wong e liquid biopsy. In pochi millisecondi, Google mi ha mostrato oltre dieci pagine di titoli con i quali la notizia è stata data da più di cento giornali di ogni parte del mondo. Con pochissime eccezioni (tre per l’esattezza), il messaggio che la stampa ha universalmente messo in risalto è stato uno, e uno solo: 

Gli scienziati hanno sviluppato un test per il cancro che può essere fatto sulla saliva, a casa propria, e che dà il responso in 10 minuti.


Et voilà les jeux sont faits! Ecco come la notizia scientifica viene volta in uno scoop sensazionale. Ecco come i paletti scientifici della notizia originale (il fatto che prima debba esserci un sospetto di tumore e poi si applichi la procedura diagnostica, e il fatto che la biopsia liquida sostituisca la biopsia solida) saltano del tutto. Quello che nella nota originale era dato più come contorno, vale a dire la velocità della procedura diagnostica, passa in primissimo piano. Questo pur non trascurabile dettaglio, assieme al fatto che il test possa essere eseguito sulla saliva, fa passare – grande come una casa – il messaggio dello screening fai-da-te, della diagnosi precoce fai-da-te: rapida; pronta per l'uso; economica (qualche giornale azzarda anche un costo di circa 25 euro o di 15 sterline): "così mi faccio il test per vedere se ho il cancro". Due titoli per tutti: quello dell’Australian Network: Un Test Scopre il Cancro in 10 minuti!, e quello di una rivista scientifica (??) americana, Futurism: Dal 2020, potrai farti il test per il cancro a casa tua! (evviva la libertà!)

Non fa rabbrividire questo modo di dare le notizie? Fare scoop a basso prezzo, facendo leva sull’apprensione delle persone? Posso dire che lo trovo scandaloso?     
Oltre alla apprezzabile nota critica del Corriere della Sera cui ho accennato nel precedente blog, su un centinaio di testate giornalistiche che ho esaminato le voci fuori dalla unanimità del coro sono state solo tre: l'inglese Daily Mail ha accennato al fatto che l’accuratezza del test è molto buona ma deve essere ancora perfezionata; l'edizione inglese di Sky News ha accennato al problema dell’accuratezza e ha rimarcato alcuni dei vantaggi della biopsia liquida nei confronti di quella convenzionale; il network giornalistico irlandese EVOKE.ie ha sottolineato come, anche di fronte agli interessanti sviluppi del test, si debba guardare con prudenza alle promesse perché i dati disponibili sono ancora preliminari e si devono aspettare i risultati di studi effettuati su casistiche più estese.
Quanto alle altre testate, c’è solo una triste e uniforme voglia di scoop.
Seguono, per chi volesse sincerarsene, i link per leggere la notizia così com'è stata data da alcune di queste testate (tutte in lingua inglese):

The Telegraph (Inghilterra); The Irish Times (Irlanda); RTE News (Irlanda); The National Post (USA); ITV (Inghilterra);  Australia Network (Australia); International Business Times (Australia); The Advertiser (Australia); Johannesburg Live (Sud Africa); Ennahar Online (Algeria); Daily Sabah (Turchia); Latinos Health (California, USA); Kayhan (IRAN); IRNA1934 (IRAN); SHAFAQNA (IRAN); NT-News (Australia); NAIJAK Now (Nigeria); Connect Citizen (Sud Africa); Virtual Jerusalem (Israele); Futurism  (USA). 

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