Oggi non vi è persona che leggendo o ascoltando la parola “darwinismo” non pensi alla teoria dell’evoluzione, resa famosa da Charles Darwin con le sue più famose opere sull'argomento: L’Origine delle Specie (1859) e L'Origine dell'Uomo e la selezione sessuale (1871).
L'espressione “darwinismo” riassume in
un unico termine tutto ciò che fa capo alla teoria sviluppata da Darwin e agli ulteriori sviluppi apportati alla teoria originale in seguito alle successive scoperte. Sorprendentemente però, l'espressione nasce in un contesto differente, un contesto poetico, e di questa storia ben
pochi sono al corrente.
Samuel T. Coleridge |
Tutto comincia con Samuel Taylor
Coleridge (1772-1834), il famoso poeta che assieme a William Wordsworth
(1770-1850) diede vita al movimento romantico nella poesia inglese. A questo movimento
aderiranno molti nomi inglesi famosi (John Keats, Percy e Mary Shelley, William
Blake, George Byron): nell’Ottocento, il romanticismo diverrà il movimento
poetico dominante in tutto l’Occidente. Coleridge coniò il termine “Darwinizing” (darwinizzante) in riferimento allo stile
poetico di Erasmus Darwin, il poliedrico nonno di Charles. In breve tempo, il
termine “Darwinism” (darwinismo) sostituì il più complicato “darwinizzante”, ma sempre in
riferimento alla poetica di nonno Erasmus.
Erasmus Darwin |
Tutto ciò richiede una
spiegazione.
Erasmus Darwin (1731-1802) fu uno
dei maggiori rappresentanti del pensiero illuministico in Inghilterra. Medico
di professione, era anche un valente naturalista, appassionato di fossili,
sostenitore delle tesi trasformistiche che anticipavano quelle
evoluzionistiche. Fu anche un attivo sostenitore dei movimenti a sostegno del
diritto alla scolarizzazione delle donne, e un convinto attivista per l'abolizione dello schiavismo.
Icona simbolo della Società Inglese contro la Schiavitù |
Fu anche un fervido inventore ed
inventò, tra le altre cose, due dispositivi che fanno di lui un visionario
antesignano: una macchina “parlante” con “laringe” meccanica, e una sorta di
fotocopiatrice in grado di riprodurre documenti. Fu amico di Benjamin
Franklin, simpatizzò per la rivoluzione americana e per quella francese.
Oltre a tutto ciò, Erasmus fu anche poeta e pubblicò alcuni saggi naturalistici in forma di poema epico. Il poema scientifico di maggior successo fu The Botanic Garden (Il Giardino Botanico), un’opera monumentale in rima baciata, il cui scopo era la divulgazione scientifica a livello enciclopedico, includendo la botanica e le scienze naturali, le più recenti scoperte scientifiche (tra cui l'elettromagnetismo), la storia del cosmo. Il frammento qui riportato (sulle forze geologiche) ne è un minuscolo esempio.
Oltre a tutto ciò, Erasmus fu anche poeta e pubblicò alcuni saggi naturalistici in forma di poema epico. Il poema scientifico di maggior successo fu The Botanic Garden (Il Giardino Botanico), un’opera monumentale in rima baciata, il cui scopo era la divulgazione scientifica a livello enciclopedico, includendo la botanica e le scienze naturali, le più recenti scoperte scientifiche (tra cui l'elettromagnetismo), la storia del cosmo. Il frammento qui riportato (sulle forze geologiche) ne è un minuscolo esempio.
The
Giant-Power that forms earth's remotest caves
Lifts with
strong arm her dark reluctant waves.
Each
cavern'd rock, and hidden den explores,
Drags her
dark Coals, and digs her shining ores.[1]
Samuel Coleridge che considerava
Erasmus “il più inventivo dei filosofi della natura” aveva quindi coniato un
termine, Darwinizing, per descrivere il particolare talento poetico (più
tecnico che lirico) di Erasmus. Un altro poeta romantico, Percy Shelley (1792-1822),
prendeva un po’ in giro lo stile artificioso e ampolloso di Erasmus che egli
non apprezzava gran che, e definiva il suo successo editoriale come “il vortice
popolare del Darwinismo” (the popular vortex of Darwinism).[2]
Al contrario, la moglie di Percy, Mary Shelley (1797-1851), ricorreva volentieri
ad alcune immagini “romantiche” evocate nei poemi di Erasmus, e ricorse ai suoi
scritti divulgativi e agli esperimenti sul galvanismo effettuati dallo
stesso Erasmus per creare un appiglio “scientifico” alla forza vitale
che avrebbe dato vita e forma a Frankenstein, il moderno Prometeo (1818).
Nella prefazione al suo Frankenstein, la Shelley recita infatti: «Il caso di cui tratta questo romanzo è stato giudicato non impossibile a verificarsi dal dottor Darwin e da alcuni fisiologi tedeschi». Con Frankenstein, Mary Shelley diede origine a un genere letterario: quello della fantascienza. Si può pertanto affermare che gli scrittori di genere che di lì a poco seguiranno (Robert Stevenson, Bram Stoker, Edgar Allan Poe, Oscar Wilde, George Herbert Wells) affondano in qualche modo le proprie radici narrative nella popolare e immaginifica divulgazione scientifica di Erasmus.
Nella prefazione al suo Frankenstein, la Shelley recita infatti: «Il caso di cui tratta questo romanzo è stato giudicato non impossibile a verificarsi dal dottor Darwin e da alcuni fisiologi tedeschi». Con Frankenstein, Mary Shelley diede origine a un genere letterario: quello della fantascienza. Si può pertanto affermare che gli scrittori di genere che di lì a poco seguiranno (Robert Stevenson, Bram Stoker, Edgar Allan Poe, Oscar Wilde, George Herbert Wells) affondano in qualche modo le proprie radici narrative nella popolare e immaginifica divulgazione scientifica di Erasmus.
Verso gli anni ’40 dell’Ottocento, il
Romanticismo come rivoluzione letteraria e la Rivoluzione Industriale come sconvolgimento
socioeconomico sfumano in altri movimenti letterari e sociopolitici. Nasce l’era
vittoriana, con la sua letteratura, la sua economia, le sue contrapposizioni
ideologiche, la sua scienza. E a questa nuova era appartiene il giovane nipote
di Erasmus, Charles. Le sue idee rivoluzionarie sconvolsero l'immagine che l’uomo
aveva di se stesso, che passa dalla somiglianza a Dio a
quella di un cugino non troppo lontano delle scimmie. Molti non accetteranno mai tale
ipotesi. Da allora, il termine “Darwinismo” passa di mano, non più ad indicare
lo stile poetico del nonno, ma ad indicare le ben più eterodosse idee del nipote.
Charles Darwin |
[1]
L'enorme potenza che forma le grotte più remote della terra / solleva con
braccio forte le sue onde scure e riluttanti. / Ogni caverna di roccia, e
la tana nascosta esplora, / trascina i suoi carboni scuri, e scava i suoi
minerali lucenti.
[2] James T. Costa. Wallace,
Darwin, and the Origin of Species. Harvard University Press, 2014. ebook
Kindle. Posizione del Kindle: 4678.
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